Riassunto : Nella nostra porzione di questa settimana, Aronne ed i suoi figli seguono le istruzioni di Mosè sulle offerte sacrificali in modo che Dio possa perdonare il popolo. Due dei figli di Aronne, Nadab e Abihu, offrono "fuoco alieno" a Dio. Dio punisce i due sacerdoti uccidendoli istantaneamente. Dio proibisce a Mosè, ad Aronne ed i suoi figli sopravvissuti di compiangere Nadab e Abihu e lo stesso vale anche per il resto del popolo. Ai sacerdoti viene poi detto di non bere alcool prima di entrare nel sacro tabernacolo e vengono poi istruiti ulteriormente su come compiere sacrifici. Infine, vengono date molte delle leggi che riguardano il Kashrut che fanno distinguo fra animali, uccelli, pesci ed insetti puri ed impuri.
Lezione : Due figli di Aronne morirono per aver portato “fuoco alieno” come offerta al santuario. Il testo della porzione di Torah è poco chiaro. Nel corso delle generazioni, i commentatori hanno cercato di meglio comprendere e spiegare cosa mai avessero fatto di male Nadab e Abihu.
Alcuni commentatori scrivono che i due fratelli vennero puniti non per l’atto di aver portato il fuoco sbagliato nel santuario. Invece vennero puniti per l’intento malizioso dietro l’atto. Secondo i nostri rabbini, i due fratelli erano troppo ambiziosi e volevano usurpare il potere di Mosè ed Aronne. Si palesarono nel santuario con le loro offerte nella speranza di impressionare il popolo a tal punto da ispirare una richiesta di cambio di comando. Piuttosto che presentarsi presso il santuario con un intento puro e sacro, si presentarono con invidia ed impazienza ed infine furono puniti per la loro arroganza, la loro sete di potere e di posizione. Il peccato per cui vennero puniti fu il fuoco dell'ambizione che bruciava dentro di loro.
Rashbam, un commentatore del dodicesimo secolo scrive di un motivo diverso per la punizione riservata ai fratelli e invece trova il loro errore in piena vista nel testo della Torah. “Ciascuno prese la propria padella per il fuoco, l’accesero… e offrirono a Dio, fuoco alieno, che Dio non aveva comandato loro di fare.” Il peccato dei fratelli fu che portarono fuoco, ciò che andava oltre a quanto era stato comandato loro di fare. Invece di seguire la legge, la interpretarono a modo loro. Evidentemente erano commossi dal rituale che Mosè ed Aronne avevano compiuto. Probabilmente nel loro entusiasmo e nella loro gioia, entrarono nel luogo sacro per bruciare incenso, qualcosa che non era stato comandato loro di fare.
La Torah non fa chiarezza su cosa sia “fuoco alieno”, e perciò non sappiamo esattamente perché i due fratelli morirono. Fu la loro ambizione ed arroganza che portò alla loro punizione, o fu lo zelo e l'entusiasmo della gioventù? In entrambi i casi ciò che è sicuro è il dolore arrecato ad Aronne nel vedere morire due suoi figli. Sentiamo la profondità della sua disperazione nel testo stesso quando leggiamo: ….ed Aronne rimase in silenzio.
Shabbat Shalom
Rabbi Donald Goor