Parasha Mishpatim - Exodus 21:1−24:18:– 28 Gennaio 2022

Riassunto:

Dopo il dono dei 10 comandamenti, la nostra porzione inizia presentando leggi interpersonali, che spaziano dal trattamento degli schiavi al mostrare gentilezza verso gli stranieri. Queste vengono poi seguite da una serie di leggi culturali, tra queste il comandamento di osservare l’anno sabbatico, una ripetizione dell’ingiunzione sabbatica, la prima menzione delle tre feste pellegrine,  regole sui sacrifici ed il divieto di bollire un capretto nel latte di sua madre.  La porzione si conclude con l’assenso da parte del popolo per quanto riguarda il patto con Dio. Mosè, Aronne, Nadab, Abiu e sette saggi d’Israele scalano la montagna e vedono Dio. Una volta scesi, Mosè torna in cima alla montagna e rimane li per quaranta giorni.

Insegnamento della nostra Haftarah – Geremia 34:8-22 e 33:25-26:

Possiamo fare baratto con Dio?  Probabilmente lo abbiamo già fatto in passato. Se prendo un bel voto a scuola prometto di studiare in futuro! Se il mio caro si riprende dalla sua malattia sarò una persona migliore. Quante volte, qualora la nostra richiesta venga soddisfatta, manteniamo la nostra promessa?

Questo è esattamente cosa succede nella nostra haftarah questa settimana.  In un momento di grande pericolo per il popolo israelita (l'assedio di Gerusalemme da parte dei babilonesi) la classe abbiente promette di liberare i propri schiavi. Terminato e fallito l'assedio, sentendo che il pericolo è passato, la classe abbiente israelita ritorna alle usanze precedenti, rendendo nuovamente schiavi i propri servi. Successivamente i babilonesi ritornano e conquistano la città, distruggendo il tempio.

Secondo Geremia, quando la società mise a tacere la voce della moralità venne messo a repentaglio il futuro della nazione. Geremia credeva profondamente che Dio ed Israele avessero un ruolo storico congiunto. Israele non prospera quando fa promesse vane ma quando rispetta la legge divina. Presso il Monte Sinai Mosè diede una scelta al popolo. Rispettare la legge divina e prosperare o contravvenire alla volontà divina e soffrire.

Piuttosto che concentrarsi sulla vana promessa fatta dal popolo nella nostra porzione di haftarah – una promessa che portò ad un atto finale di distruzione- la haftarah si conclude con una promessa speranzosa.  Dio promette che l’alleanza con il popolo d’Israele durerà e che le fortune perse saranno restituite con amore alla nazione d'Israele.

Shabbat Shalom

Rabbi Donald Goor