Venerdì 3 Aprile : Tzav – Shabbat HaGadol: Levitico 6:1-8:36

Riassunto:  Molto simile alla parasha precedente, questa porzione tratta delle istruzioni date ai sacerdoti su come preparare i sacrifici all’interno del tempio. La fine della porzione si focalizza sulla gestione e consacrazione dell’altare e dei sacerdoti.

Lezione:  Il Levitico è anche conosciuto con il nome “Torat Hakohanim – “La Torah Dei Sacerdoti”.  Il punto focale del Levitico è la vita dei sacerdoti e le loro funzioni presso il tempio. Allo stesso tempo, la Torah insegna che tutto il popolo ebraico è composto da sacerdoti, ovvero ognuno di noi ha il potenziale per vivere una vita secondo i sacramenti. La porzione di questa settimana può farci da guida nella nostra missione di portare sacralità nel nostro quotidiano e nel mondo.

I Kohanim dell’antico tempio ricevevano l’investitura tramite una elaborata cerimonia. Si purificavano, indossavano vesti speciali e venivano unti con un olio speciale in modo che potessero offrire un sacrificio altrettanto speciale presso l’altare.  E poi “Una volta offerto il sacrifico…” Mosé raccolse del sangue di ariete e lo fece goccialare sull’orecchio destro di Aronne, sul pollice della sua mano destra, e sul alluce del suo piede destro.”  Mosè ripeté il medesimo rituale anche con i figli di Aronne. Che rito strano! Perché veniva fatto gocciolare del sangue sul pollice, alluce e orecchio destro?

Philo , un antico commentatore, scrisse : “ coloro che vengono consacrati devono essere puri di parola, di azioni e di vita; perchè le parole vengono giudicate dall’orecchio, la mano simboleggia l’agire, ed il piede rappresenta il peregrinare della vita.” Philo trova un significato in ognuno delle parti corporee a seconda di come le utilizziamo.

Orecchio, mano e piede, simboleggiano la totalità del nostro corpo. Tramite le orecchie vengono udite le nostre parole, il che ci ricorda che quello che diciamo fa la differenza. Tramite le mani tocchiamo gli altri. Le nostre azioni sono importanti e hanno un impatto enorme sul nostro mondo. Infine, i nostri piedi ci ricordano che non possiamo solo parlare di sacralità, dobbiamo perseguire una vita sacra. La nostra porzione insegna che con le nostre orecchie, le nostre mani ed i nostri piedi, come gli antichi sacerdoti, abbiamo la responsabilità di riempire le nostre parole, le nostre azioni e le nostre vite di senso e significato.