La porzione di Torah di questa settimana continua con la descrizione del tabernacolo - il santuario portatile che gli Israeliti porteranno con loro nella loro traversata del deserto. L’architetto responsabile per il santuario si chiamava Bezalel- che in ebraico significa “nell’ombra di Dio”.
I nostri nomi spesso dicono molto sulle persone che siamo. Bezalel era letteralmente talmente vicino a Dio da camminare nella sua ombra. Leggendo la porzione di questa settima, pensai, cosa avrei provato a camminare così vicino a Dio - sentire la presenza di Dio in maniera così intensa, essere così vicino da poterlo toccare.
Mi resi poi conto che io cammino nell’ombra di Dio ogni giorno. Tutti noi camminiamo nell’ombra di Dio tutti i giorni. Mi sveglio, ringrazio Dio - e sì, lo ringrazio anche quando vado in palestra o a correre.
Oggi viviamo in un mondo difficile: migliaia di persone sono malate e migliaia di persone muoiono. Viviamo in un mondo in cui i nostri amici sono in quarantena, le città sono chiuse e anche le frontiere. Tutto questo mi fa pensare, “Dov’è l’ombra di Dio?”
E poi mi rendo conto che Dio è in quegli eroici dottori ed infermieri che si prendono cura dei malati. Dio è il vicino a chi porta una cesta di cibo ad una persona anziana che vive da sola nel suo stesso palazzo. Dio è con quei ricercatori che faticano ora dopo ora a cercare un vaccino.
E Dio si trova nei boccioli sugli alberi a Gerusalemme, perché gli alberi non tardano a fiorire per via di un virus.
La preghiera è spesso il mezzo che utilizzo per mettermi in contatto con il Signore. A volte, quando prego, mi sembra di parlare telefonicamente con problemi di linea con un parente lontano. Altre volte rimango stupito dalla perfezione della connessione. Anche quelle volte in cui trovo “occupato” o parte la segreteria telefonica, io continuo a chiamare. Giorno dopo giorno. Anno dopo anno
Nella nostra battaglia col Coronavirus, volevo condividere con voi una preghiera scritta dalla mia collega, Rabbi Naomi Levy. Leggetela, leggetela ad un amico, condividetela con i vostri cari.
Una Preghiera Di Speranza In Un Periodo Di Pandemia
Di Rabbi Naomi Levy
Abbiamo paura, Dio,
Siamo preoccupati per i nostri cari,
Preoccupati per il mondo.
Indifesi e confusi,
Guardiamo a te
Cercando conforto, fede e speranza.
Insegnaci, Dio, a trasformare il panico in pazienza,
E la nostra paura in atti di gentilezza e di sostegno.
I forti devono prendersi cura dei deboli,
I giovani devono prendersi cura degli anziani.
Aiuta ognuno di noi a fare la nostra parte nel fermare la propagazione di questo virus.
Dai forza e coraggio ai dottori ed alle infermiere
Che combattono in prima linea,
Fortifica la loro capacità di guarire.
Dona saggezza e ingegno agli scienziati
Che lavorano giorno e notte in tutto il mondo per trovare una cura.
Benedici il loro lavoro, Dio.
Dai la saggezza e coraggio a chi ci governa
Di agire in maniera saggia e veloce.
Aiutaci, Dio, a farci vedere che siamo un unico mondo,
Un popolo
Che unito supererà questa pandemia.
Donaci salute, Dio,
Veglia su di noi,
Donaci il tuo amore,
Benedicici con la tua luce salvifica.
Ascoltaci Dio
Curaci, Dio
Amen.
Shabbat Shalom
Cantor Evan Kent