Shabbat Mishpatim 21 Febbraio 2020

Sono cresciuto negli Stati Uniti e devo ammettere che da adolescente ero televisione-dipendente. Mattina, pomeriggio e sera, guardavo praticamente qualsiasi programma.

A quei tempi dovevi sorbirti tutte le pubblicità e non potevi saltarle. Una delle pubblicità migliori e memorabili di allora era quella per Alka-Seltzer - un prodotto che ti aiutava con problemi di digestione e bruciori di stomaco. Nella pubblicità, l’attore viene incoraggiato da una voce fuori campo a provare diversi cibi ad un buffet. “Provalo, ti piacerà” ripete la voce. L’attore mangia di tutto e finisce per avere un’indigestione.

Quindi cosa ha a che fare Alka-Seltzer con la porzione di Torah di questa settimana?

La porzione di questa settimana prosegue con l’elenco di leggi e regole, iniziato nella porzione di settimana scorsa (Yitro).  Settimana scorsa, Mosé aveva presentato i dieci comandamenti agli Israeliti e nella porzione di questa settimana quest’ultimo condivide regole e leggi sugli schiavi, le punizioni per determinati crimini, leggi su come gli Israeliti possono rimanere un popolo sacro e alcune regole alimentari.

Oltre a questo, viene introdotto il concetto dell’anno sabbatico, ed insieme a questo le regole per lo Shalosh R’galim (Sukkot, Pesach, Shavuot).

Tutte queste regole sono nuove per gli Israeliti, Dio sta dando a Mosè una planimetria su come creare una società giusta e compassionevole. Posso solo immaginare la trepidazione degli Israeliti nell’adottare queste regole e leggi. Ma quando queste vengono comunicate, la loro risposta è “Na’aseh v’nishmah...” (Faremo e capiremo...)

Proprio come la pubblicità per Alka Seltzer: “Provalo, ti piacerà!” Finché non si provano queste leggi e regole-come si possono capire? Come fai a sapere se ti piacciono gli asparagi se non li provi? (Ho provato le barbabietole più volte e non mi piacciono!)

Nell’undicesimo secolo, il filosofo Ibn Ezra disse che molte delle leggi illustrate in questa porzione sono incentrate sul come trattare i membri della nostra società che sono più vulnerabili: schiavi, minorenni, stranieri e coloro che hanno bisogno di soldi.

Ibn Ezra vede lo Shabbat e le feste sacre allo stesso modo. Vede gli Israeliti come un popolo il cui sistema di credenze si è indebolito a causa di influenze esterne. Conseguentemente, le severe leggi di Shabbat e di Chagim sono presentate come un modo per mantenere intatto lo stile di vita ebraico e la sua identità.

Diversi secoli dopo, uno dei primi autori sionisti, Ahad HaAm, dichiarò: “Più Israele osserva lo Shabbat, più lo Shabbat mantiene intatta Israele.” Le sue parole ricordano molto quelle di Ibn Ezra.

Si può dire lo stesso per ciò che riguarda il presente? Lo Shabbat è parte integrante delle vostre vite? Osservate Shabbat il meglio possible? Come potreste migliorare il modo in cui lo osservate in modo da riempirlo di spirito e di significato?

Se attualmente non osservate lo Shabbat, perché non cominciare con il benedire le candele…o comprando challah. O addirittura preparare la challah.  Vi sono diverse risorse online che vi possono aiutare nella vostra sfida di “provalo, ti piacerà”. Provate lo Shabbat, anche se è un’esperienza “virtuale”.

Ricordatevi la pubblicità per Alka-Seltzer , “Provalo, ti piacerà…”  Provate Shabbat- vi piacerà sicuramente.

Shabbat Shalom

Cantor Evan Kent