Con alcune eccezioni, ovunque si vada nel mondo, in qualsiasi sinagoga e durante qualsiasi Shabbat, gli ebrei di tutti questi luoghi stanno leggendo la stessa porzione di Torà nello stesso momento.
Ma questo non è il caso di questa settimana e non lo sarà per diverse settimane a venire.
Mi spiego. Secondo la Torà, la festa di Pesach dura 7 giorni. Ebrei riformati insieme a tutti gli ebrei d’Israele la osservano allo stesso modo seguendo le istruzioni date dal libro “Levitico”. Al di fuori d’Israele - dato che il calendario ebraico si basava sulle fasi lunari - i rabbini decisero di aggiungere un giorno alla celebrazione di Pesach. Di conseguenza, con l’eccezione degli ebrei d’Israele, i conservatori (Masorti) e gli ebrei ortodossi considerano Pesach una festa di otto giorni.
Quest’anno il settimo giorno di Pesach cade di venerdì. Quindi per coloro che seguono il calendario dei sette giorni, il sabato di quella settimana è uno Shabbat come un altro e quindi la porzione di Torà segue la porzione prevista dallo Shabbat che segue Pesach. Per coloro che seguono la festa di otto giorni, quel sabato risulta essere l’ultimo giorno di Pesach e quindi la lettura della Torà è una scelta apposta per questa festa. Quindi le congregazioni israeliane e riformate si troveranno una porzione avanti rispetto agli altri a livello di lettura.
Gli esiti delle ultime elezioni hanno causato un aumento dei timori di una maggior divisione fra ebrei israeliani e quelli di altre comunità, soprattutto ebrei americani ed europei. Come per il calendario, sembra che anche noi siamo fuori sincronia con gli altri in maniera importante. Vedremo cosa succederà a livello di diritti delle minoranze etniche, i problemi con il pluralismo religioso e la salvaguardia dei valori democratici fondamentali in Israele, una terra cara a tutti gli ebrei.
Ma per ciò che riguarda il calendario, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Vi ricorderete che nel mio blog precedente riguardante Tazria-Metsora, ho parlato di una doppia porzione di Torà – due porzioni da leggere durante un solo Shabbat. Quando si arriverà alla prossima situazione di doppie porzioni, quelli che si trovano avanti nel ciclo di lettura separeranno le porzioni in due sul corso di due settimane invece di leggerle insieme. Entro Shavuot, ci troveremo tutti di nuovo sulla “stessa pagina” e di nuovo in sincronia.
Speriamo che anche i rapporti tra riformati ed ortodossi possano rispecchiare questo fenomeno. Che il nostro amore reciproco porti ad una riconciliazione rispetto a ciò che potrebbe inizialmente creare tensione nei rapporti.
Shabbat shalom.
Rabbi Whiman